Pagina Facebook: https://www.facebook.com/allevatiamano?ref=hl

 

Il pappagallo allevato a mano

Il pappagallo allevato a mano è un amico per la vita.

Ribadisco il concetto, che se si impara ad interagire e a rapportarsi con il pappagallo in maniera adeguata, con il tempo, saprà dare tanti soddisfazioni e diventerà un vero e proprio compagno di vita.

Ricordo sempre che ciascun pappagallo, proprio come noi, ha un proprio carattere e una propria personalità, unica.

Solo chi rispetta il carattere del pappagallo e le sue esigenze è in grado di trattarlo in maniera corretta e di costruire con lui un ottimo rapporto.

Anzitutto, quando si decide di acquistare un piccolo allevato a mano, bisogna considerare che avrà bisogno di attenzioni e di amore continuo da parte nostra.

Personalmente preferisco cedere i pappagalli allevati a mano appena terminato lo svezzamento, in quanto a parer mio è il momento più adatto per iniziare ad instaurare con lui un forte legame.

Quando porti a casa il nuovo membro della famiglia, dagli ovviamente il tempo di ambientarsi, ma inizia fin da subito ad interagire con lui e cerca di dedicargli più tempo possibile.

Non lasciarlo in gabbia per troppe ore da solo. Il pappagallo allevato a mano riconoscerà in te il suo compagno, e soffrirà per la tua assenza.

Se ti accorgi che sta soffrendo la solitudine e ti rendi conto di non avere abbastanza tempo da dedicargli, non sottovalutare la cosa, ma prendi in considerazione l’ipotesi di prendergli un compagno, preferibilmente anch’esso allevato a mano, e del sesso opposto.

I sintomi che ti permettono di capire il malessere del tuo pappagallino possono essere vari: per esempio lo vedrai spesso e per parecchio tempo arruffato sul trespolo o sul fondo della gabbia; può diventare apatico, indifferente agli stimoli che gli dai; può tenere frequentemente gli occhi chiusi ed essere assonnato durante le ore diurne, oppure avere momenti di iperattività nei quale assume atteggiamenti strani, come lo sbattere in maniera frenetica e continua le ali stando sul posto, o volare sbattendo da una parte all’altra della gabbia; insomma, inizia ad avere comportamenti anomali.

Nei casi più gravi di malessere del pappagallo, questo comincerà ad auto deplumarsi. Inizierai quindi a trovare le sue piume sul fondo della gabbia e in terra attorno ad essa e piano piano ti accorgerai di zone del corpo completamente nude.

I pappagalli, come tutti gli uccellini in generale, per istinto tendono a non manifestare i loro malesseri e le loro debolezze, per questo motivo quando inizi a notare questi piccoli segnali, dai loro la giusta importanza, non sottovalutarli e cerca di porre rimedio nel più breve tempo possibile.

Se fin da subito pensi di non aver abbastanza tempo da dedicargli durante la giornata, valuta l'ipotesi di un "acquisto doppio".

 

Alcuni importanti consigli:

  • Se sei influenzato, evita di stare a stretto contatto con il pappagallo. Un influenza per lui, potrebbe essere letale.
  • Attenzione se si indossano orecchini o catenine brillanti; questi accessori attraggono in modo considerevole i pappagalli e nel tentare di afferrarli potrebbero inavvertitamente mordere.
  • Se il pappagallo sta facendo qualcosa che non si vuole che faccia, mai agire direttamente su di lui, piuttosto consiglio di attirare la sua attenzione altrove, con qualche altro oggetto o con qualcosa da mangiucchiare.
  • Il pappagallo non è come un cagnolino, pertanto bisogna rapportarsi con lui in maniera diversa. Mai gridare al pappagallo; in natura sono animali chiassosi e il grido potrebbe o spaventarlo, o peggio ancora potrebbe essere interpretato come un segno positivo.
  • Evitare situazioni caotiche all'animale. Quando ci sono per esempio ospiti in casa, evitare di lasciare libero il pappagallo. Non si può mai prevedere quale potrebbe essere la reazione dell’uno e degli altri.
  • Divertitevi a creare per il vostro pappagallo, di qualsiasi specie esso sia, dei giochi sicuri e non nocivi utilizzando materiale che facilmente si trova nelle nostre case (tappi di bottiglia, carte da gioco, stringhe di scarpe, cannucce, etc.). Il pappagallo è un nanimale che ha bisogno di continui stimoli per non annoiarsi.
  • Il pappagallo ha il becco e lo usa. Mi spiego meglio: tendenzialmente un pappagallo allevato a mano, non becca, tuttavia qualche beccata può sempre scappare. Iniziamo col dire che possono esserci casi di pappagalli che amano mordicchiare e becchettare le dita, le orecchie, o altre nostre parti del corpo e talvolta possono stringere un po' più forte e farci anche male. Tralasciando queste ipotesi, in cui il pappagallo in realtà non vuole farci del male, il pappagallo arriva a beccare se affrontato e messo "alle strette", per questo è importante imparare a capire i segnali che col corpo ci mandano. Per esempio un pappagallo può beccare se preso in mano di forza, se tirato fuori dalla gabbia contro la sua volontà, se rinchiuso al contrario in gabbia, se accarezzato quando non ne aveva voglia, al contrario per attirare la nostra attenzione mentre facciamo altro. Bisogna quindi, imparare a capire cosa ci vuole comunicare il pappagallo.