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Il pappagallo selvatico

Se avete deciso di acquistare un pappagallo selvatico, ossia svezzato dai genitori e non dall'uomo (non allevato a mano), di qualsiasi specie esso sia, vi consiglio di optare per un acquisto doppio. I pappagalli in natura sono animali gregari ed un papppagallo selvatico soffrirà sicuramente la vita in solutudine se messo in gabbia da solo.
Nel momento in cui acquistate un pappagallo selvatico e lo state portando a casa, avete due stati d'animo totalmente differenti: voi siete euforici e felici e non vedete l'ora di arrivare a destinazione per poterlo liberare nella gabbia/voliera ed osservarlo; lui invece è nella scatola del negoziante, al buio (meglio trasportarlo in una scatola al buio, piuttosto che in una gabbia che gli permette di vedere chiaramente i movimenti esterni, i quali generano solamente stress inutile), impaurito e stressato.

Arrivati a casa, è bene introdurli subito (da qui in poi parlerò al plurale, dando per scontato che avrete optato per un acquisto doppio) e con delicatezza nella loro nuova gabbia/voliera e lasciarli tranquilli per almeno un paio di giorni.

La gabbia deve essere preparata prima del loro arrivo, così da evitare di spaventarli ulteriormente.

Una volta scelto il posto per il loro alloggio, evitate poi di spostarli inutilmente.

I primi giorni potrebbe succedere di non vederli mangiare; questo è normale, perchè finchè non saranno ambientati e tranquilli potrebbero non mangiare molto e mangiare quando non li vedete.

 

ADDOMESTICARE UN PAPPAGALLO SELVATICO:

Come detto in altre pagine del mio sito, rendere domestico un pappagallo selvatico è impegnativo ma NON impossibile. Per farlo ci vorrà molta costanza, tanto tempo a disposizione e molta pazienza, tenendo sempre presente anche il carattere stesso del pappagallo in quanto vi sono specie più incline all'addomesticamento e specie più restie.

Una volta che si saranno ambietati, potrete iniziare ad abituarli alla vostra presenza; per fare ciò, con calma muovetevi frequentemente nella stanza dove si trovano. Passate sia lontano che vicino alla loro gabbia, e dategli modo di osservarvi. Evitate di fare movimenti bruschi e di urlare.

Se volete, parlategli ogni tanto, con tono pacato e tranquillo; questo li aiuterà ad ambientarsi e ad abituarsi al nuovo ambiente dandogli maggior sicurezza anche nei vostri confronti.

Dopo che i vostri pappagalli si saranno ambientati potrete iniziare a conquistare la loro fiducia.

Ricordatevi di maneggiarli il meno possibile. Non prendete mai di forza (a meno che non sia strettamente necessario) il pappagallo selvatico in mano. La presa della nostra mano gli ricorderebbe la presa in natura di un predotore, e per istinto lo spaventerebbe.

A mano a mano che passano i giorni, potrete iniziare ad aprire lo sportello della gabbia più volte al giorno ed introdurvi la mano porgendogli una spiga di panico (cibo di cui tutti vanno abbastanza ghiotti) o dei semi sul palmo della mano.

Non inseguite i volatili, ma tenete la mano ferma in un punto preciso della gabbia. Ovviamente se notate che la cosa li disturba e li agita eccessivamente, togliete la mano e chiudete la gabbia di modo che si risentano al sicuro nel loro spazio.

Ripetete la cosa più volte al giorno, ma per pochi minuti onde evitargli eccessivo stress.

Saranno soddisfazioni quando i pappagalli inizieranno ad avvicinarsi per assaggiare il cibo che gli offrirete.

Il successivo passo è quello di aprire lo sportello e lasciarlo aperto (state sempre nella stessa stanza di modo da tenerli sempre sotto controllo).

Non appena si sentiranno sicuri, usciranno da soli.

Per farli rientrare in gabbia, evitate bruschi gesti come rincorrerli o l'uso di retini o quant'altro che gli provocherebbe stress inutile. Con pazienza aspettate che ci tornino da soli, cercate di reindirizzarli con del cibo.